Аprile 2023
INDICATORI ECONOMICI
(fonti: l’Istituto nazionale di statistica e la Banca nazionale bulgara)
0,5 % il tasso d’inflazione rilevato a marzo 2022 rispetto al mese precedente;
14,0% su base annua;
2,3% il PIL nel quarto trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021;
0,6% rispetto al trimestre precedente;
75,7% il tasso di occupazione (20-64 anni di età) nel 2022;
4,3% il tasso di disoccupazione nel 2022;
99,5% la variazione dell’indice del giro d’affari del commercio al dettaglio a
febbraio rispetto al mese precedente (-0,5% rispetto al mese precedente, +4,3% su
base annua);
100,6% l’indice della produzione industriale rilevato a febbraio (+0,6% rispetto
al mese precedente, -1,8% su base annua);
97,8% l’indice dei prezzi alla produzione a marzo (-2,2% rispetto al mese
precedente, +2,0% rispetto allo stesso periodo del 2022);
99,3% l’indice destagionalizzato della produzione edile a febbraio (-0,7%
rispetto al mese precedente, -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2021).
Inflazione a marzo: 2022: +0,5%
A marzo il tasso d’inflazione annuo è stato del 14%. I dati dell’Istituto nazionale di
statistica mostrano un aumento mensile più significativo dei prezzi degli Altri beni e
servizi (+2,9%), dei Ristoranti e degli alberghi (+1,2%) e delle Bevande alcoliche e dei
tabacchi (+1,1%). Leggero calo rispetto al mese precedente hanno registrato le voci
Abbigliamento e calzature (-0,8%), Trasporti (-0,7%), Abitazioni, acqua, elettricità, gas e altri combustibili (-0,5%) e Cultura e intrattenimento (-0,5%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo è variato dello 0,6% su base mensile e del 12,1% su base annua.
PIL nel quarto trimestre del 2022: 2,3%
Secondo le stime preliminari dell’Istituto nazionale di statistica, nel quarto trimestre
del 2022 l’economia bulgara ha registrato una crescita dello 0,6% su base trimestrale e del 2,3% su base annua. Il PIL a prezzi correnti è ammontato a 24,2 miliardi di euro. Il valore aggiunto è stato pari a 21,7 miliardi di euro, in crescita dello 0,7% su base trimestrale e del 2,8% su base annua. I consumi finali, che rappresentano l’82,8% (20 miliardi) del PIL, sono cresciuti del 2,0% rispetto al terzo trimestre del 2022 e del 5,8% rispetto al quarto trimestre del 2021. L’import e l’export di beni e servizi, invece, sono cresciuti rispettivamente del 1,9% e dell’1,5% su base trimestrale e del 9,3% e del 9,0% su base annua.
PIL nel 2022: +3,4%
Nel 2022 il PIL a prezzi correnti ammonta a 84,5 miliardi di euro.
PIL nell’Eurozona e nell’UE: quarto trimestre del 2022
Secondo le stime di Eurostat, nel quarto trimestre del 2022 rispetto a quello
precedente il PIL è rimasto invariato nella zona euro 19 e nella zona euro 20, ed è stato del -0,1% nell’UE. Rispetto al quarto trimestre del 2021, invece, la variazione è stata dell’1,8 % nella zona euro 19, dell’1,9% nella zona euro 20 e dell’1,7% nell’UE. La migliore performance su base annua ha registrato l’Irlanda (+13,1%), la Grecia (+5,2%), la Romania (+4,9%) e la Malta (+4,7%). L’Italia ha registrato una crescita del -0,1% su base trimestrale e una crescita annuale dell’1,4%.
IDE nel periodo gennaio-febbraio 2023: 398,5 milioni di euro
Secondo i dati preliminari della Banca nazionale bulgara, nei primi due mesi del 2023 gli investimenti diretti esteri in Bulgaria sono stati pari a 398,5 milioni di euro (0,4% del PIL), in calo di 549,7 milioni (58%), rispetto allo stesso periodo del 2022 (948,2 milioni, 1,1% del PIL). L’Equity capital, che comprende le partecipazioni societarie e le transazioni nel settore immobiliare, è ammontato a 34,2 milioni, rispetto ai 66,6 milioni nel periodo gennaio-febbraio dell’anno scorso. Gli utili reinvestiti sono stati pari a 165 milioni di euro, rispetto ai 758,9 milioni un anno prima. Gli strumenti di debito sono ammontati a 199,4 milioni, erano 122,7 milioni nello stesso periodo del 2022. I maggiori investimenti diretti netti provengono dal Lussemburgo (116,2 milioni), dai Paesi Bassi (60,3 milioni) e dal Belgio (47 milioni). Il settore immobiliare è ammontato a 0,4 milioni di euro ed era pari a -3,9 milioni un anno prima. Gli IDE in uscita dalla Bulgaria in questo periodo sono stati pari a 31,2 milioni di euro (0,03% del PIL), rispetto ai 81 milioni (0,1% del PIL) nei primi due mesi del 2022.
Commercio estero della Bulgaria con i Paesi UE a gennaio 2021
Secondo i dati provvisori, pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica, l’interscambio commerciale bulgaro con i Paesi UE in questo periodo è ammontato a 4,8 miliardi di euro, in crescita del 15,2%, rispetto ai 4,2 miliardi nello stesso periodo del 2022. Le esportazioni sono in crescita del 19,3% per un valore di 2,5 miliardi di euro, mentre le importazioni sono in crescita dell’11,1% e sono stati pari a 2,3 miliardi di euro. Il saldo commerciale della Bulgaria (FOB/CIF) è positivo e ammonta a 174,3 milioni.
I principali paesi destinatari delle esportazioni bulgare sono stati: Germania, Romania, Italia, Grecia, Francia e Belgio, che detengono il 66,4% delle esportazioni verso i paesi UE.
Le esportazioni bulgare hanno avuto un andamento più dinamico in Germania 12,8% (per un totale di 558,8 milioni di euro), Romania 7,6% (334,1 milioni), Italia 11,4% (303,6 milioni) e Grecia 10,6% (217,5 milioni). Quanto ai settori, la maggior crescita dell’export su base annua si registra nei combustibili minerali (71,6%, 173,9 miliardi), nei materiali grezzi (32,9%, 165,9 milioni) e nei macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (23%, 607,8 milioni). Si osserva calo nei grassi, oli e cere di origine vegetale e animale (-15,6%, 42,6 milioni) e nelle bevande alcoliche, analcoliche e tabacco (-0,3%, 15,4 milioni).
Sul versante delle importazioni, in cima sono quelle dalla Germania (27,4%, 487,2
milioni), seguite da quelle dalla Romania (-17,5%, 260,4 milioni), dall’Italia (29,3%),
che ammontano a 247,5 milioni, dalla Grecia (-11,4%, 182 milioni) e dalla Polonia
(14,2%, 145 milioni).
I settori nei quali si registra una maggiore dinamicità dell’import sono le bevande
alcoliche ed analcoliche (70,7%, 53,6 milioni), i macchinari, attrezzature e mezzi di
trasporto, che sono la prima voce degli acquisti bulgari per un totale di 844,4 milioni di euro (30,1%) ed alimenti ed animali vivi (22,9%, 245,9 milioni). In flessione sono stati i combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (-60,6%, 69,9 milioni) e grassi, oli e cere di origine animale e vegetale (-31,5%, 13,5 milioni).
Import – export Bulgaria – Italia, gennaio 2022
A gennaio 2022 l’Italia era il terzo partner commerciale fra i paesi UE della Bulgaria, con una quota pari al 11,3%, dopo la Germania (21,4%, 1 miliardo) e la Romania (12,2%, 594,5 milioni), con un interscambio pari a 551,1 milioni di euro, in crescita del 18,8% rispetto all’anno 2022 (464 milioni). Nella classifica dei paesi fornitori l’Italia è in terza posizione dopo Germania (quota del 20,7%, 487,2 milioni) e Romania (11%, 260,4 milioni), con una crescita delle importazioni bulgare del 29,3% per un totale di 247,5 milioni di euro (quota del 10,5%). Quanto alle esportazioni nell’UE, l’Italia è al terzo posto tra i destinatari dei prodotti bulgari con una quota del 12% per un totale di 303,6 milioni (+11,4% rispetto a un anno prima), dopo la Germania (quota del 22,1%, 558,8 milioni) e la Romania (quota del 13,2%, 334 milioni). Il saldo commerciale è positivo per la Bulgaria, pari a 56 milioni di euro.
Bilancia commerciale paesi extra – UE nel periodo gennaio-febbraio 2023
Nei primi due mesi del 2023 l’interscambio con i Paesi extra-UE ammonta a 6,2 miliardi di euro.
I principali paesi destinatari delle esportazioni bulgare sono: Turchia, Regno Unito, Ucraina, Stati Uniti, Cina, Serbia e la Macedonia del Nord che detengono il 53,4% delle esportazioni totali extra–UE.
Le esportazioni della Bulgaria sono in crescita del 14,7% e ammontano a 2,6 miliardi di euro con un andamento delle vendite in Turchia che varia del -0,1% (428,3 milioni), nel Regno Unito del 119,9% (240,8 milioni), nell’Ucraina del 124,7% (187,1 milioni), negli Stati Uniti del 6,9% (162,5 milioni), in Cina del 9,6% (140 milioni) in Serbia del – 19,7% (136,2 milioni) e in Macedonia del Nord del -7,0% (119,6 milioni).
Le importazioni sono in crescita del 2,6% per un valore di 3,57 miliardi di euro e i
maggiori paesi fornitori della Bulgaria in questo periodo sono stati la Turchia (4,0%,
666,8 milioni), la Federazione Russa (-40,7%, 578,9 milioni), la Cina (-0,3%, 460,4
milioni) e gli Stati Uniti (226,3%, 183,1 milioni).
Fonte ICE Bulgaria