INDICATORI ECONOMICI

Maggio 2023

INDICATORI ECONOMICI

(fonti: l’Istituto nazionale di statistica e la Banca nazionale bulgara)

 0,3 % il tasso d’inflazione rilevato ad aprile 2023 rispetto al mese precedente;
11,6% su base annua;
 2,0% il PIL nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022;
0,4% rispetto al trimestre precedente;
 75,9% il tasso di occupazione (20-64 anni di età) nel primo trimestre del 2023;
 4,4% il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2023;
 99,4% la variazione dell’indice del giro d’affari del commercio al dettaglio a
marzo rispetto al mese precedente (-0,6% rispetto al mese precedente, +1,1% su
base annua);
 98,8% l’indice della produzione industriale rilevato a marzo (-1,2% rispetto al
mese precedente, -9,0% su base annua);
 97,7% l’indice dei prezzi alla produzione ad aprile (-2,3% rispetto al mese
precedente, -3,5% rispetto allo stesso periodo del 2022);
 100,8% l’indice destagionalizzato della produzione edile a marzo (+0,8% rispetto
al mese precedente, +0,3% rispetto allo stesso periodo del 2022).


Inflazione ad aprile: +0,3%


Ad aprile il tasso d’inflazione annuo è stato dell’11,6%. I dati dell’Istituto nazionale di
statistica mostrano un aumento mensile più significativo dei prezzi dell’Abbigliamento
e calzature (+5,4%), degli Altri beni e servizi (+1,0%) e dei Ristoranti e degli alberghi
(+1,0%). Leggero calo rispetto al mese precedente hanno registrato le voci Cultura e

intrattenimento (-0,8%), Comunicazioni (-0,5%) ed Abitazioni, acqua, elettricità, gas e
altri combustibili (-0,2%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo è variato dello
0,5% su base mensile e del 10,3% su base annua.


PIL nel primo trimestre del 2023: 2,0%


Secondo le stime flash dell’Istituto nazionale di statistica, nel primo trimestre del 2023
l’economia bulgara ha registrato una crescita dello 0,4% su base trimestrale e del 2,0%
su base annua. Il PIL a prezzi correnti è ammontato a 19 miliardi di euro. Il valore
aggiunto è stato pari a16,5 miliardi di euro, in crescita dello 0,4% su base trimestrale e
del 2,2% su base annua. I consumi finali, che rappresentano l’83,4% (15,8 miliardi) del
PIL, sono cresciuti del 2,8% su base annua e sono calati del -0,5% rispetto al trimestre
precedente. L’import e l’export di beni e servizi sono calati rispettivamente del 3,9% e
dello 0,9% su base trimestrale, mentre le variazioni annuali hanno segnano una crescita
dell’export del 3,0% e un calo dell’import del 4,3%.


PIL nell’Eurozona e nell’UE: primo trimestre del 2023


Secondo le stime di Eurostat, nel primo trimestre del 2023 rispetto a quello
precedente il PIL è cresciuto dello 0,6% nella zona euro 19, nella zona euro 20 e nell’UE.
Rispetto al primo trimestre del 2022, invece, la variazione è stata dell’1,7% nella zona
euro 19 e nella zona euro 20 e dell’1,6% nell’UE. Secondo i dati disponibili incompleti,
la migliore performance su base annua ha registrato: Spagna (+3,8%), Cipro (+3,6%),
Romania (+2,8%), Irlanda (+2,6%) e Portogallo (+2,5%). L’Italia ha registrato una
crescita del +0,5% su base trimestrale e una crescita annuale dell’1,8%.


IDE nel periodo gennaio-marzo 2023: 1,5 miliardi di euro


Secondo i dati preliminari della Banca nazionale bulgara, nei primi tre mesi del 2023 gli
investimenti diretti esteri in Bulgaria sono stati pari a 1.498,8 milioni di euro
(1,7% del PIL), in crescita di 130,2 milioni (9,5%), rispetto allo stesso periodo del 2022
(1.368,7 milioni, 1,6% del PIL). L’Equity capital, che comprende le partecipazioni
societarie e le transazioni nel settore immobiliare, è ammontato a 228,5 milioni,
rispetto ai 170,7 milioni nel periodo gennaio-marzo dell’anno scorso. Gli utili
reinvestiti sono stati pari a 676,2 milioni di euro, rispetto ai 979,8 milioni un anno
prima. Gli strumenti di debito sono ammontati a 594,1 milioni, erano 218,2 milioni
nello stesso periodo del 2022. I maggiori investimenti diretti netti provengono dai
Paesi Bassi (520,6 milioni), dalla Grecia (119,4 milioni) e dall’Italia (115,7 milioni). Il
settore immobiliare è ammontato a 2,3 milioni di euro ed era pari a -4,7 milioni un
anno prima. Gli IDE in uscita dalla Bulgaria in questo periodo sono stati pari a 145,4
milioni di euro (0,2% del PIL), rispetto ai 160,5 milioni (0,2% del PIL) nei primi tre mesi
del 2022.

Commercio estero della Bulgaria con i Paesi UE nel periodo gennaio-febbraio
2023
Secondo i dati provvisori, pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica, l’interscambio
commerciale bulgaro con i Paesi UE in questo periodo è ammontato a 9,7 miliardi di
euro, in crescita del 12,2%, rispetto ai 8,7 miliardi nello stesso periodo del 2022. Le
esportazioni sono in crescita del 13,4% per un valore di 4,9 miliardi di euro, mentre le
importazioni sono in crescita dell’11,0% e sono stati pari a 4,8 miliardi di euro. Il saldo
commerciale della Bulgaria (FOB/CIF) è positivo e ammonta a 57,4 milioni.


I principali paesi destinatari delle esportazioni bulgare sono stati: Germania,
Romania, Italia, Grecia, Belgio e Francia, che detengono il 66,2% delle esportazioni
verso i paesi UE.
Le esportazioni bulgare hanno avuto un andamento più dinamico in Germania 3,3%
(per un totale di 1,05 miliardi di euro), Romania 7,6% (664 milioni), Italia 11,4%
(576,5 milioni) e Grecia 1,1% (405,2 milioni). Quanto ai settori, la maggior crescita
dell’export su base annua si registra nei prodotti finiti diversi n.c.a. (46%, 861,6
milioni), nei materiali grezzi (28%, 289,8 milioni) e nei macchinari, attrezzature e mezzi
di trasporto (21,5%, 1,2 miliardi). Si osserva calo nei grassi, oli e cere di origine vegetale
e animale (-9,2%, 79,3 milioni), nei combustibili minerali (-7,8%, 224,5 milioni) e nei
prodotti chimici (-3,5%, 531 milioni).
Sul versante delle importazioni, in cima sono quelle dalla Germania (22,6%, 991,8
milioni), seguite da quelle dalla Romania (-20,7%, 519,5,4 milioni), dall’Italia (20,5%),
che ammontano a 524,5 milioni, dalla Grecia (-14,1%, 367,1 milioni) e dai Paesi Bassi
(-2,6%, 327,9 milioni).
I settori nei quali si registra una maggiore dinamicità dell’import sono le bevande
alcoliche ed analcoliche (51,9%, 112 milioni), i macchinari, attrezzature e mezzi di
trasporto, che sono la prima voce degli acquisti bulgari per un totale di 1,77 miliardi di
euro (32,8%) ed alimenti ed animali vivi (20,9%, 500 milioni). In flessione sono stati i
combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (-56,4%, 152,2
milioni) e grassi, oli e cere di origine animale e vegetale (-38,7%, 27,2 milioni).


Import – export Bulgaria – Italia, gennaio-febbraio 2023


In questo periodo l’Italia era il terzo partner commerciale fra i paesi UE della
Bulgaria, con una quota pari all’11,3%, dopo la Germania (21,0%, 2 miliardi) e la
Romania (12,1%, 1,18 miliardi), con un interscambio pari a 1,1 miliardi di euro, in
crescita del 12,7% rispetto all’anno 2022 (977 milioni). Nella classifica dei paesi
fornitori l’Italia è in seconda posizione dopo Germania (quota del 20,4%, 992
milioni), con una crescita delle importazioni bulgare del 20,5% per un totale di 524,5
milioni di euro (quota del 10,8%). Quanto alle esportazioni nell’UE, l’Italia è al terzo
posto tra i destinatari dei prodotti bulgari con una quota dell’11,7% per un totale di

576,5 milioni (+6,4% rispetto a un anno prima), dopo la Germania (quota del 21,5%,
1,05 miliardi) e la Romania (quota del 13,5%, 664 milioni). Il saldo commerciale è
positivo per la Bulgaria, pari a 52 milioni di euro.


Bilancia commerciale paesi extra – UE nel periodo gennaio-marzo


Nei primi due mesi del 2023 l’interscambio con i Paesi extra-UE ammonta a 9,5 miliardi
di euro.
I principali paesi destinatari delle esportazioni bulgare sono: Turchia, Regno Unito,
Stati Uniti, Ucraina, Cina, Serbia e la Macedonia del Nord che detengono il 55,3% delle
esportazioni totali extra–UE.
Le esportazioni della Bulgaria sono in crescita del 14,5% e ammontano a 4,2 miliardi
di euro con un andamento delle vendite in Turchia che varia del 3,9% (699 milioni), nel
Regno Unito dell’88,3% (373,5 milioni), negli Stati Uniti del 10,2% (273,3 milioni),
nell’Ucraina del 194,3% (265,9 milioni), in Cina del 22,4% (260,8 milioni) in Serbia del
-19,5% (228,8 milioni) e in Macedonia del Nord del -0,2% (204,4 milioni).
Le importazioni sono in calo dell’1,0% per un valore di 5,3 miliardi di euro e i maggiori
paesi fornitori della Bulgaria in questo periodo sono stati la Turchia (10,6%, 1,07
miliardi), la Federazione Russa (-49,2%, 780,5 milioni), la Cina (-5,7%, 680,6 milioni)
la Serbia (31,6%, 290,1 milioni).

 

Fonte ICE Bulgaria