DIZIONARIO & CORSO DELLA LINGIA BULGARA

LA STORIA DELL’ALFABETO BULGARO CREATO DA SS Cirillo e Metodio

Ia lingua bulgara è una delle lingue  slave del gruppo meridionale. Alcuni linguisti europei  parlano  di un’altra lingua dello stesso gruppo; cosi detta lingua “Macedone”.

Questa lingua “Macedone” in efetti  in realità è uno del dialetti Bulgari occidentali; Dell’esistenza di una lingua così detta “macedone”  non risulta nessuna testimonianza scritta prima dell’anno 1944.

La caratteristica particolare della lingua bulgara è che, a differenza delle altre lingue slave, il bulgaro non ha conservato il Sistema flessionale /le declinazioni; nella  lingua bulgara I cosi non esistono, essa cioè è analitica come l’italiano e come le altre lingue neolatine.

Una della poche tracce del casi è il vocativo, che viene tuttora usata specialmente con I nomi propri maschlli. Per gli italiani che hanno intenzione  di studiare una lingua slava, la mancanza delle declinazioni è uno del vantaggi del bulgaro. Se avete dimenticato le declinazioni  del latino, avrete sicuramente più difficoltà studiando il russo, il serbo o sloveno.

 L’alfabeto utillizato è il cirillico. Le lettere sono trenta. Un luogo comune è l’affermazione che
l’alfabeto
cirllico sia stato creato da SS Cirillo e Metodio.

Il cirillico /kirilliza/ non è l’alfabeto originale che fu introdotto dai SS. Cirillo e Metodio nell’863.

 Durante questi anni Constantino il Filosofo /detto Cirillo/ e suo fratello Metodio hanno creato  un alfabeto destinato ad essere usato dagli slavi, che venne chiamato glagolitico /glagolitza/ e fu diffuso fino alla fine dell’undicesimo secolo. L’alfabeto „glagolitico“ non aveva niente a che fare con gli alfabeti già esistenti, era singolare e piuttosto complicato.

Dall’863 in poi, per due secoli e mezzo /dalla metà del IXs alla fine dell’XIs./, tutti i manoscritti della letteratura bulgara antica furono scritti in „glagolitico“.


Ecco alfabeto fonetico creato da SS Cirillo e Metodio
SS Kirillo e Metodio

La nascita dell’alfabeto bulgaro antico e della scrittura slava è legata al lavoro dei due insegnanti elementari SS Cirillo e Metodio e dei loro studenti, nonché alla politica di Bisanzio e della Bulgaria per influenzare gli slavi dei Balcani e del Medio Danubio.

I due fratelli hanno la piu alta educazione bizantina, conoscono bene la lingua slava da quando sono nati a Salonicco da una madre slava / Metodio nacque nell’815 e il fratello minore Costantino nell’ 826/. Si stanno avvicinando alla corte imperiale – Metodio ooccupa l’alto ufficio degli arconti e Costantino il filosofo /Cirillo/ partecipa a due missioni statali – al Saraceni nell’885 e ai Khazar nell’860.

Dall’855 all’862 i due fratelli lavorarono nel monastero “St. Polychron “in Asia Minore, compilò il primo alfabeto slavo – glagolitico e iniziò a tradurre i libri liturgici insieme ai loro studenti slavi.

Quando nell'863 il principe Rostislav della Grande Moravia chiese all'imperatore bizantino di mandargli insegnanti a predicare in lingua slava, i due fratelli Costantino Filosofo (Cirillo) e Metodio andarono in una nuova missione nella Grande Moravia, dove nel periodo dall'863 all'869 insieme al loro gli studenti svolgono attività educative attive tra gli slavi del Danubio e formano centinaia di sacerdoti e insegnanti.

Al dibattito della chiesa a Venezia, Costantino il filosofo (Cirillo) difese con successo il diritto degli slavi di avere la loro lingua liturgica scritta alla pari con il greco e il latino. 
SS Cirillo e Metodio furono solennemente ricevuti da papa Adriano II a Roma. Il papa consacrando i libri slavi ha celebrato una liturgia in lingua slava.

Costantino il filosofo (Cirillo) morì a Roma nell’869, assumendo il nome monastico Cirillo. Le relazioni tra Roma e Costantinopoli sono esacerbate e il clero tedesco nella Grande Moravia è brutalmente perseguitato dai predicatori ortodossi.

Dopo la morte di Metodio il 6 aprile 855, gli studenti dei due insegnanti della scuola elementare furono espulsi dalla Grande Moravia e partirono per la Bulgaria come nuova Patria. Il Re bulgaro – zar Boris li accolse, diede loro il patrocinio e le condizioni per studiare e predicare in lingua slava, salvando così l’opera di SS Cirillo e Metodio. Così, la Bulgaria divenne la culla della scrittura slava – lingua bulgara e della letteratura bulgara antica attraverso le attività degli studenti Kliment e Naum Ohridski, il vescovo Konstantin Preslavski e altri importanti scrittori Ioan Exarch, Chernorizets Hrabar, Chernorizets Dox, che sotto la guida dello Re bulgaro – zar Simeon creano Secolo d`oro della letteratura e cultura bulgara.