Info Bollettino

CRESCE DEL 41% L’EXPORT DI CORRENTE ELETTRICA

Da gennaio a dicembre 2018 in Bulgaria sono stati prodotti 42 milioni di MWh di corrente elettrica che superano dell’1,74% la produzione dell’anno scorso (41,3 milioni di MWh). I dati sono dell’Electricity System Operator. Nello stesso periodo il consumo diminuisce del 3,79% su base annua ed è pari a 34,8 milioni MWh. Quest’anno sono stati esportati 7,2 milioni di MWh che superano del 40,89% le quantità esportate nel 2017 (5,1 milioni di MWh).

La produzione sommata della centrale nucleare “Kozloduy” e le centrali termoelettriche “Maritza –Iztok 2”, “A&S Galabovo” e “ContourGlobal Maritsa East 3” diminuisce del 2,33%. Anche la quota delle fonti di energia rinnovabile è inferiore di 6,57% (dall’1,19 milioni di MWh nel 2017 all’1,1 milioni nel 2018). Le centrali eoliche hanno prodotto 645 mila MWh, in diminuzione del 6.26% rispetto alla produzione del 2017. Gli impianti fotovoltaici hanno prodotto 356 mila MWh quest’anno rispetto ai 359 mila MWh dell’anno scorso. Le centrali a biomasse registrano un calo significativo del 21,60% (116 mila contro i 147 mila MWh nel 2017.

PIL AL 3% NEL TERZO TRIMESTRE  

Nel terzo trimestre del 2018 il PIL cresce del 3,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2017 e dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica. Il valore aggiunto aumenta del 2,7% su base annua, pari a 12,8 miliardi di euro e cresce anch’esso dello 0,5% rispetto al secondo trimestre. La quota maggiore del PIL spetta ai consumi finali del 70,5%, pari a 10,4 miliardi. I consumi finali registrano una crescita positiva del 6,9%. Il saldo del commercio estero è positivo. L’import di beni e servizi aumenta del 5,1%, mentre l’export diminuisce del 3,2%.

LO STIPENDIO MEDIO LORDO AUMENTA DEL 6,7% NEL TERZO TRIMESTRE (Q3)

Nel mese di settembre il salario mensile medio lordo ha raggiunto 580 euro (450 netti), segnando un aumento del 6,7% su base annua. L’aumento è dovuto maggiormente al settore pubblico. Nel terzo trimestre i salari lordi medi raggiungono 571 euro, che è del 7,7% in più rispetto al periodo luglio settembre 2017. La regione di Yambol si distingue nel terzo  trimestre con il salario medio in più rapida crescita nel paese. La base è bassa, ma l’aumento del 14,5% genera un importo di 460 euro al mese.

La crescita è visibile nelle regioni di Sofia (+13,3%), Kardzhali (+13,2%) e Pernik (+12,8%). Gli stipendi più alti e gli unici che superano la media si registrano nella capitale – 769 euro. Per il secondo trimestre consecutivo la regione di Blagoevgrad segna i più bassi tempi di crescita – 4,9 % su base annua e lo stipendio medio lordo è di 378 euro al mese. Alla fine di settembre il numero degli assunti a contratto di lavoro aumenta di quasi 7 mila persone su base annua. Questo è dovuto al maggior numero di assunti nelle costruzioni, nel settore ICT e nell’istruzione. La crescita si concentra soprattutto a Sofia, Plovdiv e nelle regioni circostanti. Le regioni di Burgas e Silistra registrano il calo più significativo rispetto a settembre 2017.

L’INDUSTRIA DELL’OUTSOURCING AMMONTA A 2,1 MILIARDI NEL 2017

Il settore dell’outsourcing conta 67,3 mila occupati pari al 2,4% del mercato del lavoro in Bulgaria. Secondo i dati della relazione annuale della Bulgarian Outsourcing Association nel 2021 gli occupati saranno più d i 79 mila. Il settore registra una crescita che supera significativamente i tempi di crescita dell’economia, generando il 4,8% del PIL nel 2017 rispetto al 4,2% del 2016. Gli operatori del settore fanno appello alla necessità d’importazione di forza lavoro e al ritorno dei bulgari all’estero, considerato il grande fabbisogno di mano d’opera.

Dalla relazione risulta che per il 16% degli operatori l’attività di outsourcing è quella principale, mentre nel resto dei casi si tratta di servizi condivisi che riguardano la gestione delle risorse umane, servizi finanziari, gestione di beni immobili, ecc. C’è grande interesse per la mano d’opera altamente qualificata e specialmente per i servizi nel settore ICT. Il sottosettore in più veloce crescita è quello dell’outsourcing di processi basati su conoscenze ed informazioni specifiche (knowledge process outsourcing) come gestione ed analisi di database, ricerca e elaborazione delle informazioni.

UNICREDIT BULBANK: PICCO DELLA FIDUCIA NELL’ECONOMIA BULGARA

L’indicatore della fiducia nell’economia bulgara ha registrato la crescita mensile più alta degli ultimi cinque anni, secondo UniCredit Bulbank. A gennaio, ciascuno dei cinque componenti dell’indice (industria, servizi, consumatori, vendita al dettaglio e costruzioni) ha segnato il suo valore più alto dal 2008 ad oggi. Gli intervistati dei singoli settori dell’economia indicano un’ulteriore accelerazione della crescita del PIL, che si è stabilizzato intorno al 4% negli ultimi tre anni.

Queste stime sono in linea con le previsioni di UniCredit Bulbank per una crescita economica reale del 4,4% nel 2018. La parte dell’economia orientata all’esportazione resta competitiva sia sui mercati dell’UE che su quelli dei paesi terzi. Gli ordini alle imprese sono stimati a livelli paragonabili a quelli del 2007. Gli ordini e i volumi di produzione previsti per i prossimi tre mesi prospettano un altro anno positivo per l’industria bulgara. La necessità di soddisfare la crescente domanda richiederà nuovi investimenti. La mancanza di capacità produttiva inutilizzata, insieme al miglioramento delle condizioni finanziarie e l’aumento dei profitti, porteranno all’accelerazione dei processi di investimento nel settore manifatturiero se le aziende bulgare vogliono continuare la tendenza degli ultimi anni ad espandere la loro quota di mercato nel commercio globale.

Il consumo continuerà a sostenere la crescita. Le famiglie intervistate affermano che i loro grandi acquisti (auto, nuova casa o riparazione della casa esistente) superano i valori massimi di un decennio fa. Tale atteggiamento si può notare nelle vendite al dettaglio di beni durevoli (attrezzature, abbigliamento, articoli per la casa, ecc.), che nel 2017 segnano un incremento del 9,8% su base annua. In aggiunta, gli investimenti sosterranno la crescita del PIL, aumentando la sostenibilità dell’economia a medio termine.

VIA LIBERA ALL’IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA RDF

Il 21 novembre il Governo ha approvato il contratto tra l’Autorità di gestione del Programma operativo “Ambiente” 2014 – 2020 e il Comune di Sofia in partenariato con “Toplofikazia Sofia” EAD per il finanziamento dell’impianto per la produzione combinata di energia elettrica e termica con l’utilizzo di RDF. Il valore del progetto è di 189 milioni di euro, 92 milioni dei quali sono contributi a fondo perduto. Dopo l’approvazione, si potrà procedere all’avviamento dei lavori di costruzione dell’impianto che utilizzerà il combustibile RDF prodotto dall’impianto di trattamento meccanico-biologico dei RSU di Sofia.

Attualmente il Comune di Sofia paga circa 2,5 milioni di euro all’anno per il trasporto del combustibile ai fini dello smaltimento finale presso gli stabilimenti per la produzione di cemento nel paese. Il nuovo impianto sarà collegato agli impianti e ai sistemi di teleriscaldamento di “Toplofikazia Sofia” EAD che utilizzerà l’energia elettrica e termica prodotta e in questo modo risparmierà circa l’11% del suo consumo di gas oppure una somma che oscilla dai 15 ai 18 milioni di euro l’anno. La realizzazione del progetto mira a chiudere il ciclo delle fasi di gestione dei rifiuti del comune capitolino.